Una cucina può avere tante forme..

Oggi parliamo di questa cucina davvero particolare, l’abbiamo chiamata la “micro cucina” vista la compattezza degli spazi in cui siamo intervenuti. Sembrava impossibile invece alla fine ne è uscita una soluzione funzionale a tutte le esigenze e ad impatto gradevole e non invadente.

La cucina è stata ritagliata in un locale davvero piccolo ed irregolare, abbiamo dovuto sfruttare la presenza di una nicchia e la presenza di una porta ravvicinata al muro principale dove andava disposta la maggior parte dei mobili.

Per garantire un accesso non invadente, ed un passaggio comodo abbiamo studiato una soluzione fuori misura, giocando con una profondità leggermente inferiore allo standard (52cm invece dei classici 60cm) e realizzato lo scheletro dei mobili sia da un lato che dall’altro sagomato in diagonale, paralleli tra loro a seguire il passaggio dalla porta di ingresso al locale successivo.

La struttura è smontabile e studiata per riutilizzare il piano cottura che il cliente aveva già in precedenza.

Tutta l’opera è in vero legno di rovere sbiancato con una cura ai dettagli molto attenta come ad esempio le bordature delle zone a giorno, in tinta con le cornici delle ante, per creare l’effetto di linearità al piano di lavoro.

 Anche la piattaia è a giorno e realizzata in legno, e all’interno è stata installata la parte per l’appoggio dei piatti e lo scolo dell’acqua in acciaio.

La nicchia all’interno della quale abbiamo inserito alcuni mobili base non è stata appesantita da pensili ma abbiamo scelto di realizzare delle mensole a vista.

Una soluzione davvero particolare, ma che nel suo piccolo ha tutti gli spazi giusti per essere funzionale, un caso reale che ci dimostra come spazi prima sfruttati male possono essere rivisti in modo piu intelligente… basta uscire un po dagli schemi!

Ciao a tutti e alla prossima!
Massimo el Faegname.